Il mio Albero di Pasqua

Era da anni che aspettavo il momento giusto per realizzare questo mio progetto, che era stato ripetutamente accantonato da Quaresima in Quaresima perché “mannò, cosa vai a riempirti di pendagli strani la tua piccola casetta pavese da studentessa fuorisede”, “mannò, cosa vai a far cose strane in questa prima Quaresima torinese in cui stai letteralmente cadendo a pezzi?”.
Quest’anno non avevo più scuse, e così, signori, ecco compiersi il mio progetto: ho realizzato un Albero di Pasqua.

(Oooohh!).

Che, per caso c’è qualcuno che vuole imitarmi?

***

Occorrente per un albero di Pasqua: fase 1

– Una connessione a Internet e qualche sito web tipo Wikipedia, in grado di spiegarvi la tradizione dell’Albero di Pasqua.
Sarebbe una specie di Albero di Natale, sennonché lo si prepara a Pasqua.
Le decorazioni, evidentemente, non sono a tema natalizio, e non vengono appese agli aghi di un sempreverde. No, l’esatto contrario: si prende un ramoscello ancora spoglio (ma che presto germoglierà, e fiorirà in un’esplosione di vita) e lo si decora con uova dipinte o con pendaglietti a tema pasquale. Pulcini, campane, coniglietti, robe così.
La tradizione sembra essere originaria della Germania, ma pian piano si è diffusa in molti altri paesi del centro Europa: Ucraina, Polonia, Moldavia, Ungheria, Stati confinanti. Pare che i coloni tedeschi diretti verso l’America se la siano portata con sé anche in Pennsylvania, e che, anche oltreoceano, essa rimanga viva e vitale.

–  Un breve momento di esame di coscienza. Ché, se noi decoriamo a festa la nostra casa nei giorni che precedono il Natale (e candele, e ghirlande, e presepio, e regali…), perché non facciamo altrettanto nei giorni della Pasqua? Che, in fin dei conti, è la festa più bella del calendario. Natale sarà pure un momento meraviglioso, okay: festeggiamo tutti assieme, decoriamo le case, scambiamoci gli auguri, tutto buono e giusto. Ma quanti di noi possono dire di attendere la Pasqua con lo stesso identico entusiasmo con cui attendono il Natale?
Una volta curiosavo sul sito dell’U.A.A.R., e mi ero imbattuta in un sondaggio secondo cui la maggior parte dei credenti ritierrebbe il Natale una festa ancor più importante della Pasqua (suscitando, giustamente, l’irrisione degli atei anticlericali).
Chiaramente la propria fede non si misura in base all’arredamento per interni del salotto… però, mi sembra comunque una cosa su cui riflettere, almeno un pochino. Se facciamo tutte ‘ste manfrine quando si avvicina il Natale, perché non attendiamo la Pasqua con almeno pari entusiasmo?
–  Addivenire alla risoluzione: da quest’anno, voglio decorare la mia casa per Pasqua.

Occorrente per un albero di Pasqua: fase 2

–  Un albero da decorare. Per chi vive in campagna, o ha parenti/amici che vivono in campagna, non sarà difficile procurarsi un qualche rametto atto ad essere decorato con pendaglietti vari. Potete optare per un grosso ramo non sopravvissuto alla potatura, da conficcare in un vaso:

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o per una serie di piccoli rametti da disporre artisticamente in un secchiellino o in una brocca:

easter egg tree

In alternativa, chi desidera un albero di Pasqua molto mediterraneo, può sempre portarsi a casa qualche bel ramo d’ulivo, che fa tanto “domenica delle palme”. Io personalmente non attaccherei ovetti a un ulivo benedetto… ma personalmente non mi farei timori a chiedere al parroco se posso portarmi a casa qualche ramo non ancora benedetto. Da conciar così: 10429848_928770100490059_1908977126911900460_n

– Vi occorreranno, evidentemente, anche i ninnoli da appendere all’albero. Io li ho trovati a poche lire da Tiger; mi segnalano che anche Lidl sta vendendo decorazioni pasquali in questi giorni; alla peggio, direi che ne trovate a iosa anche in una qualsiasi cartoleria ben fornita. Oppure, se siete amanti del fai-da-te, vi armate di stampanti, forbici, cartoncino colorato, e fantasia.

Occorrente per un albero di Pasqua: fase 3

– Una delle domeniche più belle dell’anno. Quella di oggi, in cui il viola della Quaresima viene stemperato da un rosa splendente che già prelude alla Pasqua. Oggi è la domenica Laetare, la domenica di mezza Quaresima – e nella mia personale interpretazione dell’albero di Pasqua, dev’essere proprio in questa domenica che si comincia a decorare la propria casa. Gran parte della Quaresima è già trascorsa, la Pasqua è sempre più vicina… e insomma: nel suo piccolo, anche un alberello decorato può aiutarci a ricordare che manca poco, che dobbiamo davvero prepararci. E anche gioire un po’, suvvia: è ora.

Et voilà:

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Nella mia personale interpretazione dell’albero di Pasqua, esso va preparato – come dicevo – nella domenica di mezza Quaresima, per poi essere disfatto il Giovedì Santo, prima di andare alla Missa in Coena Domini. O quantomeno: questo è quello che farò io, lasciando nel mio vaso solo il ramoscello spoglio per tutta la durata del Triduo di Pasqua. Per poi riappendere tutti i pendagli alla domenica di Pasqua – di ritorno dalla Veglia, tra un ovetto di cioccolato e l’altro, mangiucchiando la colomba e festeggiando il giorno più bello di tutto l’anno.

Sì, insomma. Vedete voi come regolarvi casomai voleste decidere di addobbare il vostro personale alberello, ma io penso che farò così.

Nei giorni scorsi ne parlavo su Facebook, e alcune lettrici si erano entusiasmate per la mia idea (in effetti, per chi ha bambini, credo che un alberello come questo possa essere uno dei tanti modi per far vivere la Pasqua anche ai piccolissimi. O no?). Dagli e dagli, ho pensato di dedicare anche un post al mio piccolo alberello pasquale, casomai le fotografie potessero dare l’ispirazione a qualche internauta di passaggio che arriva qui tramite Google.

Per una Pasqua gioiosa! Per una casa che si mette in ghingheri per festeggiare la Resurrezione di Cristo!
Del resto… se lo fa a Natale, per quale ragione al mondo non dovrebbe farlo anche nel giorno di Pasqua?

5 risposte a "Il mio Albero di Pasqua"

  1. nuvolesparsetraledita

    Bellissima idea…. Io sono una nazista del natale 🎄 – nel senso che addobbo la casa a più non posso – ma anche la pasqua mi piace tanto… Ti copiero’ ……. Ciao, bel post

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  2. Elena

    Ciao, prometto di essere più sintetica di quando ho commentato il post sui matrimoni in grande stile di Miccio 😋
    Anche io ho proposto in casa l’albero della Pasqua quest’anno però in versione “educativa” per i bimbi.
    Ho messo in un vaso dei rami presi in spiaggia e ho preparato un biglietto al giorno per ogni componente della famiglia con un fioretto per la giornata (vestirsi da soli, mettere in ordine la cameretta, essere gentile col collega antipatico…) e, nelle preghiere serali, vediamo se abbiamo rispettato l’impegno o no. Se siamo stati bravi attacchiamo all’albero un fiore di carta o una foglia o una farfallina. A Pasqua vedremo unto sarà fiorito il nostro albero. L’idea ha riscosso successo in casa ma non nego che la preparazione è stata piuttosto impegnativa e soprattutto non vedo l’ora di levare l’ingombro dalla sala 😉. Buona giornata. Elena

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  3. Pingback: L’albero di Pasqua - Mogli & Mamme per Vocazione

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